La produzione industriale italiana è stimata oscillare nei primi due mesi dell’anno, dopo la forte caduta registrata a fine 2018. La dinamica nel primo bimestre è spiegata da una tenuta della domanda estera, a fronte di una domanda interna ancora debole, come evidenziato anche dalle indagini qualitative condotte presso gli operatori del manifatturiero. In particolare, il Centro Studi Confindustria rileva un calo della produzione industriale dello 0,5% in febbraio su gennaio, quando è stimato un incremento dello 0,8 su dicembre. Nel primo trimestre 2019 si registra una variazione acquisita di -0,6%, dopo il -1,1% rilevato dall’ISTAT nel quarto 2018. Non vi sono segnali di inversione di tendenza nel breve periodo. Le indagini qualitative hanno confermato infatti il ripiegamento dell’attuale fase ciclica. L’accresciuta incertezza non può che accentuare la debolezza degli ultimi mesi e trasmettersi sull’economia reale attraverso un impatto negativo sulle decisioni di consumo (con un aumento del risparmio a scopo precauzionale) e sulle scelte di investimento (con il rinvio degli acquisti di beni strumentali).