Il 2 dicembre la Commissione UE ha pubblicato l'atteso pacchetto di proposte in materia di economia circolare. La proposta della Commissione si compone di una comunicazione “Closing the loop: an EU action plan for the circular economy”, i cui contenuti dovrebbero trovare attuazione anche attraverso proposte legislative per la revisione delle seguenti Direttive UE:
- Direttiva quadro sui rifiuti;
- Direttiva sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio;
- Direttiva sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE);
- Direttiva sulle discariche.
Riportiamo qui di seguito una prima nota informale di sintesi sui contenuti, predisposta dagli uffici di Confindustria nazionale e da quelli di Bruxelles, che opera un raffronto con la proposta formalizzata dal precedente esecutivo comunitario a luglio 2014 e ritirata a dicembre dello stesso anno dalla Commissione Junker.
Tutta la documentazione presentata dalla Commissione è disponibile sul sito istituzionale, al seguente link: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-6203_it.htm
NOTA DI SINTESI:
La proposta comprende azioni per promuovere l’economia circolare in ogni fase della catena del valore, proponendo di coinvolgere tutti gli attori, sia dal lato della produzione che del consumo.
La proposta non ha più come oggetto prevalente la gestione dei rifiuti, bensì anche progettazione del prodotto, i processi di produzione, il consumo, le materie prime secondarie. In questo senso, l’attuale proposta legislativa punta ad una migliore armonizzazione e semplificazione del quadro giuridico sui sottoprodotti e sull' “end-of-waste”, a garantire il raccordo tra la legislazione in materia di rifiuti, di prodotti e di sostanze chimiche per promuovere lo sviluppo del mercato delle materie prime secondarie, l’introduzione di requisiti minimi per la responsabilità estesa del produttore e la semplificazione e razionalizzazione degli obblighi di comunicazione. Inoltre, azioni specifiche riguarderanno alcune aree identificate come prioritarie: plastica, rifiuti da costruzione e demolizione, "food waste", "critical raw materials", "bio-based materials".
Per quel che riguarda gli obiettivi, la Commissione UE ha ritenuto di non riproporre un obiettivo sull’efficienza delle risorse che a suo tempo era stato oggetto di un accesso dibattito politico nelle istituzioni UE, mentre intende promuovere best practices sulla gestione dei rifiuti e sull’efficienza delle risorse nell'ambito dei BREFs – Best Avavilable Technique reference Documents – per diversi settori.
L'obiettivo di preparazione per il riutilizzo e riciclo dei rifiuti urbani al 2030 è stato stabilito del 65% (70% nella proposta del 2014), passando per un obiettivo intermedio al 2025 del 60%.
Con riferimento agli obiettivi sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio, nel 2014 si prevedevano obiettivi intermedi del 60% per il 2020, del 70% per il 2025 e dell’80% per il 2030. Nella proposta attuale, invece, la Commissione stabilisce un obiettivo di preparazione per il riutilizzo e riciclo di almeno il 65 % in peso dei rifiuti di imballaggio al 2025, con i seguenti obiettivi per ogni singolo materiale di imballaggio contenuto nei rifiuti di imballaggi:
- 55% per la plastica;
- 60% per il legno;
- 75% per i materiali ferrosi;
- 75% per l’alluminio;
- 75% per il vetro;
- 75% per la carta e il cartone.
L’obiettivo finale al 2030 è del 75%, con i seguenti obiettivi per ogni singolo materiale di imballaggio contenuto nei rifiuti di imballaggi:
- 75% per il legno;
- 85% per i materiali ferrosi;
- 85% per l’alluminio;
- 85% per il vetro;
- 85% per la carta e cartone.
Per quanto riguarda il conferimento in discarica, la proposta del 2014 prevedeva un obiettivo del 25% al 2025 come percentuale massima di conferimento in discarica di materiali riciclabili. Nella proposta attuale, si prevede invece un obiettivo del 10% al 2030 sul totale dei rifiuti urbani prodotti.